Case green: l'Italia contro la direttiva Ue
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Case green: l’Italia contro la direttiva Ue

ristrutturazione casa progetto

Il governo Meloni si oppone alla direttiva Ue sulle case green perché si tratterebbe di una “patrimoniale camuffata”.

“La nostra priorità è rendere l’Europa più verde” ha detto il premier svedese Ulf Kristersson impegnandosi ad approvare la direttiva sulle case entro sei mesi, nel corso della presidenza di turno svedese dell’Ue. A frenare è il governo italiano. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Foti ha annunciato che presneterà una risoluzione al Parlamento per “scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili”.

Questa direttiva sull’efficientamento energetico potrebbe obbligare la ristrutturazione di due immobili su tre in Italia entro il 2030. L’iniziativa europea infatti rientra nel pacchetto Fit for 55 e prevede che gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere entro almeno la classe energetica E ed entro tre anni la D. Fanno eccezione gli immobili di interesse storico. Nel testo inoltre sono presenti varie tutele sociali per i proprietari degli immobili come il Fondo sociale per il clima oltre ai finanziamenti del Recovery.

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L’opposizione della maggioranza italiana

Ma la maggioranza a Roma si oppone. Secondo il partito della premier Meloni, Fratelli d’Italia, questa direttiva sarebbe una sorta di “patrimoniale camuffata”. “La casa è sacra e non si tocca”, ha affermato in difesa dei proprietari. Arriva l’allarme anche da Confedilizia che teme una tensione senza precedenti sul mercato delle ristrutturazioni e una “perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani e, di conseguenza, un impoverimento generale delle nostre famiglie”.

La prima votazione è slittata per smaltire i 1500 emendamenti al testo che ha già incontrato le prime difficoltà, è stato presentato oltre un anno fa e ora è atteso in commissione industria. Intanto il gruppo all’Europarlamento dei Conservatori e riformisti, come ha annunciato l’esponente di FdI, si opporrà alla direttiva perché sarebbe un esempio del “cieco fanatismo ideologico” delle politiche ambientali di Bruxelles.

La battaglia in difesa dei cittadini di FdI

“La proposta di subordinare la possibilità di vendita o fitto di un immobile appartenente ad una classe energetica alta è una ipotesi irrealistica avverso cui abbiamo presentato un’apposita risoluzione in Parlamento. Vogliamo sperare che alla nostra battaglia in difesa delle case degli italiani si uniscano anche le molteplici sinistre che dichiarano di essere dalla parte dei cittadini. Questo è il momento di dimostrarlo con i fatti” ha detto Foti.

Il 75% degli immobili, in Italia, sono nelle classi più inquinanti E,F,G. Infatti, questi immobili sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore della normativa completa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica.

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ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2023 9:47

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